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04 Maggio 2022

Maria Montessori: educazione e pace

70 anni dalla morte di Maria Montessori

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Maria Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 – Noordwijk (Paesi Bassi) Olanda, 6 maggio 1952)

Il 6 maggio 2022 ricorrono 70 anni dalla morte di Maria Montessori.
Fu candidata per tre volte al Premio Nobel per la Pace nel 1949, nel 1950 e nel 1951. Morì a Noordwijk (Paesi Bassi) il 6 maggio 1952.

 

Io prego i cari bambini che possono tutto di unirsi a me per la costruzione della pace negli uomini e nel mondo

Queste parole, scritte sulla tomba di Maria Montessori a Noordwijk, rappresentano il senso dell’intero progetto montessoriano.

Ma quale educazione può davvero creare le premesse per un mondo di pace?

Quando, nel 1932, per Maria Montessori vivere ed operare in Italia era diventato difficile per le mutate condizioni culturali e politiche, quando il suo nome si andava affermando più all’estero che in Patria, la grande pedagogista non esitò a guardare oltre i confini italiani per rimanere fedele al suo ideale di educazione e di società. L’ispirazione antidogmatica e antiautoritaria che contraddistingue il suo pensiero non poteva accettare la deriva verso la negazione dei principi di libertà che la dittatura imponeva.

Visse in diversi luoghi in Europa prima di far ritorno in Italia dopo la caduta del fascismo e la fine della Seconda guerra mondiale.

Fuori d’Italia aveva provato l’angoscia della guerra, ma continuò a impegnarsi con sempre maggiore tenacia nella ricerca di verità fondamentali per l’umanità.

Costruire la pace è l’opera dell’educazione, la politica può solo evitare la guerra

Questo assunto è il messaggio centrale che scaturisce dai discorsi pronunciati dalla grande pedagogista in Europa e nel Mondo, in occasione delle Conferenze che l’hanno vista protagonista nella disseminazione di principi di formazione libera, per una vera e propria crociata dell’educazione.

Il testo “Educazione e Pace” del 1949 raccoglie una serie di conferenze tenute da Maria Montessori sul tema della pace a partire da quella di Ginevra del 1932, presentata al Bureau international d’éducation. Il tema fu successivamente sviluppato con interventi che l’hanno vista a Bruxelles nel 1936 (Congresso europeo per la pace), a Copenaghen, per molte occasioni pubbliche, tra cui il Congresso internazionale Montessori del 1937, fino al discorso pronunciato a Londra, al World Fellowship of Faiths, nel 1939.

Il testo stesso è stato in più occasioni ripubblicato e riproposto all’attenzione di educatori e politici con la volontà di continuare ad affermare e rilanciare un tema nuovo nella storia del pensiero educativo, un tema che Maria Montessori ha considerato non solo fondamentale ma costitutivo dell’azione educativa stessa.

Rileggendo pagine così fondamentali per i giorni che attraversa l’umanità in questo tempo di atrocità, di guerra, di negazione di valori di umanità, colpisce la capacità profonda di Maria Montessori di indicare la strada della libertà, della salvezza, dell’affermazione della dignità umana.

 

“Sembra singolare e non consono ai nostri tempi, in cui è così vivo il culto della “specializzazione”, che io sia chiamata a parlare della pace; della pace che, se fosse elevata a disciplina, nessuna ve ne sarebbe di più alta, poiché da essa dipende la vita stessa del popolo e forse il progredire o lo sparire di tutta la nostra civiltà.”

(Maria Montessori, Preambolo, La Pace, in Educazione e Pace)

“La pace è una meta che si può raggiungere soltanto attraverso l’accordo, e due sono i mezzi che conducono a questa unione pacificatrice: uno è lo sforzo immediato di risolvere senza violenza i conflitti, vale a dire di eludere le guerre; l’altro è lo sforzo prolungato di costruire stabilmente la pace tra gli uomini. Ora evitare i conflitti è opera della politica: costruire la pace è opera dell’educazione.”

(Maria Montessori, Per la pace, in Educazione e Pace)

“L’educazione assume oggi, nel particolare momento sociale che attraversiamo, un’importanza veramente illimitata. E questa accentuazione del suo valore pratico si può esprimere con una sola frase: l’educazione è l’arma della pace.” “Occorre organizzare la pace, preparandola scientificamente attraverso l’educazione.”

“Oggi il bambino è un “cittadino dimenticato”: la società deve ormai ricordarsi di lui e preparargli un ambiente adatto alle sue esigenze vitali ed alla liberazione spirituale.”

“Il bambino che ha sentito fortemente l’amore verso l’ambiente e gli esseri viventi, che ha trovato gioia ed entusiasmo nel lavoro, ci fa sperare che l’umanità possa svilupparsi in un senso nuovo.

La nostra speranza per la pace futura non risiede negli insegnamenti che l’adulto può dare al bambino, ma nello sviluppo normale dell’uomo nuovo.”

“L’Educazione che preparerà un’umanità nuova ha una finalità sola: quella che conduce insieme all’elevazione dell’individuo e della società.” “L’uomo così preparato, conscio della sua missione cosmica, sarà capace di costruire il nuovo mondo della pace.”

(Maria Montessori, Educate per la pace, in Educazione e Pace)

Mirella Mazzarini

Presidente dell'Unicef Marche ed ex dirigente scolastica. Da anni è impegnata nel campo del volontariato e della pedagogia.

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